mercoledì 8 febbraio 2012


Il Dott. Mengele dei lavoratori italiani ci impone la dittatura del precariato. Dovrebbe cambiare nome, da Mario Monti a Mario Morti, i diritti.

Persino nel paese dal capitalismo più spinto si ammette che il capitalismo va cambiato, produce troppe differenze sociali e troppa povertà, qualche miliardario democratico riconosce che non è giusto che i suoi dipendenti paghino più tasse di lui.
In Italia no, abbiamo affidato il governo ad un professore del capitalismo integrale, un talebano della finanza parassita che si sta rivelando peggiore anche di Reagan e la Thatcher sommati insieme, un ibrido che delira sino a superare il fascismo economico, la dittatura della finanza parassita e delle banche private.
Oltre alla fissa dell’art. 18, che bloccherebbe gli investimenti secondo il vampiro, tesi tra l’altro smentita più volte da esperti di economia che hanno studiato alla stessa università di Monti ma non si sono rincoglioniti.
Ieri ci ha aggiunto un’altra perla per lavare il cervello ai giovani, se va bene, per provocare una rivolta che giustifichi la nascita di un regime fasciocapitalista se va male.
Per salvare le banche ed i parassiti dell’economia italiana ed europea, globalizzata, secondo Monti la si deve smettere con il buonismo verso i lavoratori, ai pensionati ci ha pensato già, i veri privilegiati che condizionano gli investimenti, l’economia e pesano sulle spalle del 10% delle famiglie italiane che detengono il 50% della ricchezza nazionale.
Insomma il killer del capitalismo finanziario ci punta la pistola alla testa, educatamente dato che non manda i carri armati in strada, e nessuno dice niente, le prime pagine dei giornali ci informano che a febbraio fa freddo e quest’anno fa un po’ più freddo del solito.
Se il tumore si manifesta con una massa Monti è il tumore della massa, proletaria e non.
L’Italia si è ridotta così per via del troppo buonismo sociale sono stati concessi troppi diritti ai lavoratori e quindi gli evasori, speculatori, mafiosi, camorristi e compagnia bella non c’entrano niente il problema è nei privilegi di cui godono i lavoratori.
Se avessimo un minimo di cervello dovremmo fare la rivoluzione, prendere questi parassiti che ci governano e mandarli a spalare la neve, donne comprese, in attesa di impegnarli negli autolavaggi, pulizia delle scale, in minera a scavare il carbone, davanti a qualche forno a controllare la colata, insomma una full immersion salutare nella realtà in cui vivono, da sempre, i lavoratori italiani.
Guardate che Pinochet, il dittatore fantoccio installato in Cile dalla Cia, era spudoratamente fascista ed era evidente a tutti i cileni con chi avrebbero avuto a che fare, questo è subdolo, mimetizzato per bene, educato ed ironico è al servizio della dittatura capitalistica parassita e riesce persino a trovare consenso nella massa schifata dalla politica egoista, miserabile ed incapace di governare nel solco della Costituzione.
Rischiamo di finire dalla padella alla brace. Con Berlusconi, noi comunisti, siamo arrivati al punto di rimpiangere i democristiani, con Monti arriveremo al punto di rimpiangere Berlusconi, almeno quello pensava solo alle sue aziende, ai cazzi suoi con la giustizia ed alle sue puttane, questo qui ci mette sul groppone i debito delle banche ed il parassitismo capitalista globale.
Sono troppi da mantenere tutti insieme, per imporcelo  saranno costretti ad organizzare i campi di lavoro come i nazisti ed al posto del comandante Amon avremo i vari Sacconi che spareranno dalla finestra a chi osa rallentare il passo.
Monti mette una contro l’altra le generazioni, giovani contro vecchi, genitori contro i figli, nipoti contro i nonni, ma attento a farlo solo con i proletari, i lavoratori mentre la finanza parassita e speculatrice, i palazzinari, lasciano in eredità ai loro discendenti quanto basta per non lavorare per intere generazioni. Potranno dedicarsi allo studio per imparare come massacrare la massa proletaria e mantenere i loro privilegi.
Ha chiarito anche la gaffe del posto fisso monotono, prendendoci in giro ancora una volta, recidivo praticamente.
Intendeva dire che i giovani si devono abituare a cambiare posto e luogo di lavoro, testuale, dimenticando di aggiungere che il ragionamento vale solo per i figli dei proletari, dei lavoratori e di qualche piccolo imprenditore che non fa parte della casta e dovrà riciclarsi pure lui.
Altro discorso per i giovani discendenti della finanza parassita, degli speculatori, delle ormai famose famiglie , il 10%, che detengono il 50% della ricchezza nazionale i quali si limiteranno a cambiare posto e luogo di studio, vacanza, o di scelta di vita. Potranno decidere se vivere a NewYork o a Londra, Parigi o Miami, se abitare in un palazzo di Corso Venezia a Milano o in una villa in Toscana, o in Brianza.
I figli dei lavoratori cambieranno luogo e posto di lavoro portandosi dietro il pc o la cazzuola ed il secchio, i figli dei ricchi cambieranno posto e luogo, esentati dal lavoro,  con i voli businnes class o con la Costa crociere.
E’ chiaro che a questo punto l’opposizione deve affondare questo governo di destra estrema, ancora più berlusconiano di Berlusconi, si temeva l’ingresso in politica del piranha di famiglia, la Marina, ma sono stati ancora più astuti ci hanno mandato il Mengele del capitalismo globale, il Prof. Mario Monti con l’iniezione letale intelligente che cancellerà diritti e conquiste dei lavoratori, ci renderà tutti precari a vita.
D’altronde che la vita sia un passaggio precario lo sappiamo da sempre e lo sanno bene i cattolici che ritengono la vita un dono di Dio e quindi non ne siamo proprietari, non possiamo nemmeno decidere come andarcene da questo mondo.
Da non credente non concepisco la vita come un dono di Dio, la vita come la morte fa parte della natura, e se mi rifiuto di concepirla come un dono di Dio figuratevi se posso concepire di donare la mia vita al capitalismo finanziario e parasita che propone il Prof. Monti.
Ha cercato di lisciare il pelo anche al centrosinistra e cito testuale: In manovra abbiamo pur sempre introdotto una cosa, che non abbiamo chiamato “imposta patrimoniale” per non urtare la sensibilità di chi non gradiva quell’impostazione.
Infatti ha rimesso l’Ici sulla prima casa. Ora chiarisco subito che, per me, non è questo il problema. Per un governo serio ed equo pago l’Ici ed anche il mancato adeguamento della pensione.
Ma Monti, crede di prendermi per il culo? Che voglia rompere i coglioni, come ha detto l’operaio a Castelli, è assodato ma che cerchi di prendere per il culo la maggioranza degli italiani è inaccettabile.
Va abbattuto lui con tutte le sui idee di capitalismo equo.
Forse sarà il caso di chiamarlo Mario Morti, per rispetto ai monti e per i diritti morti.

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