lunedì 6 febbraio 2012

Bolle sei bravo solo a ballare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!mentre gli altri soffrono!!!!!!!!!!!!ma in strada sei mai stato o conosci solo i teatri???

Che degrado, clochard davanti al San Carlo", il tweet di Roberto Bolle che accende la polemica a Napoli

© Gareth Cattermole/Getty Images Entertainment
È ormai diventato un caso in Rete il tweet pubblicato (e poi cancellato) da Roberto Bolle in cui criticava la presenza di clochard accampati sotto i portici del teatro San Carlo di Napoli:
"I senzatetto che s'accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città", aveva scritto l'etoile
Tanto è bastato per innescare la protesta dei napoletani, primo fra tutti il primo cittadino Luigi De Magistris che, sempre su Twitter, ha deciso di rispondere a Bolle facendogli presente che il problema è tenuto in seria considerazione dall'amministrazione.
Poco dopo, il ballerino rincara la dose, postando l’immagine di un clochard e un commento:
"Scena mai vista davanti a nessun teatro, né in Italia, né all’estero"
Non si fanno attendere i tweet di risposta degli utenti che chiedono le pubbliche scuse di Bolle:
"Roberto Bolle, balla! Non parlare che è meglio @RadioFurius Roberto Bolle contro i senzatetto accampati sotto i portici del Teatro San Carlo ma #staizittoeballa" @sbrando72
"il degrado è vedere gente come te che non si china per chiedere se possono dare un aiuto.#staizittoeballa@calvizio
"RobertoBolle se sei stato frainteso, allora perché cancellare i tweet?! #staizittoeballa che è meglio" @_dreamloser_
Per cercare di appianare la situazione, l'etoile, sempre su Twitter, precisa:
"Mi spiace leggere che le mie parole siano state fraintese"
La situazione ha richiesto anche l'intervento del suo ufficio stampa per ricordare che Bolle è anche ambasciatore di buona volontà dell'Unicef "e si è sempre impegnato per i più bisognosi, partecipando a numerose iniziative di solidarietà e beneficenza. Il messaggio è stato male interpretato. Era rimasto colpito proprio dalle condizioni di disagio di queste persone meno fortunate, che stanno patendo in questi giorni più di qualsiasi altro la neve e il gelo. L'intenzione era semplicemente quella di richiamare l'attenzione su di loro".

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