Grecia, contro il carovita il "movimento della patata"
© SAKIS MITROLIDIS/AFP
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Con buona pace degli intermediari, dalla "rivoluzione delle patate" in Grecia ci guadagnano tutti, produttori e consumatori: ad autocandidarsi come tramite tra i due è stata l’organizzazione non governativa O Topos mou, che dalla città di Katerini ha dato il via a una pratica che si è già diffusa a livello nazionale. I produttori vendono a dieci centesimi al chilo ai mediatori, e ne hanno ricavati venticinque con la vendita diretta ai consumatori, i quali, a loro volta, al supermercato ne sborsavano ottanta.
I prezzi dei prodotti di prima necessità sono un tasto dolente per i greci, perché non solo rimangono gli stessi rispetto al periodo ante-crisi, ma addirittura sono più altirispetto ad altri paesi europei, e paradossalmente anche per prodotti locali come il formaggio feta, che in Italia o Germania costa meno.
Oltre al "movimento della patata" la crisi sta portando i greci alla riscoperta del localismo e dellasolidarietà: per esempio nella regione di Volos si usa il tem (unità alternativa locale) invece dell’euro come moneta per le compravendite, mentre ad Atene più di cento insegnanti si sono messi a disposizione per dare lezioni gratis a ragazzi e ragazze che non possono permettersi lezioni private
TUTTO SI PUO' DIRE, MA LA PATATA HA SEMPRE TRASCINATO LE MASSE....
RispondiEliminaahhahaahahhahah
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