martedì 13 marzo 2012



Senzatetto come antenne WiFi, l'esperimento negli Usa fa discutere

Senzatetto come antenne WiFi, l'esperimento negli Usa fa discutere

Fa discutere l'iniziativa dell'agenzia di marketing e pubblicità Bartle Bogle Hegarty, che in occasione delSouth by Southwest (evento statunitense dedicato a web e innovazione) scelgono di trasformare un gruppo di senzatetto di Austin in punti di accesso alla rete WiFi. Pagandoli si ottengono le informazioni per ottenere l'accesso in mobilità alla rete di ultima generazione: sulle loro uno slogan eloquente ma che scatena le polemiche: "Sono un hotspot 4G".
A "fornire" i senzatetto è stata l’associazione Front Steps, che si occupa di dare assistenza e sostegno a chi non ha una fissa dimora nella zona di Austin, e che ha visto nel fare "l'antenna umana" un lavoretto come un altro, non immaginando invece che in Rete la trovata avrebbe scatenato un'ondata di commenti negativi che nascono dal considerarla un trattamento inumano nei confronti dei senzatetto. La questione è però controversa, e ricorda nei toni il dibattito sulle cavie umane per i medicinali, dal momento che il lavoro è stato proposto e non imposto ai senzatetto, che hanno liberamente scelto se mettersi a disposizione o meno. 

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